lunedì 22 dicembre 2008
MORIRE DI INCENERIMENTO IN SICILIA
Il governo Berlusconi vuole farci morire di incenerimento infatti ha reitrodotto il contributo Cip6 per gli inceneritori di rifiuti in Sicilia di cui uno a Bellolampo!
La reintroduzione del Cip6, eliminato dalla Legge Finanziaria del 2008, permetterà alle Regioni in emergenza di costruire nuovi inceneritori incentivati, con un regime agevolate che verrà riconosciuto a tutti gli impianti in costruzione o entrati in esercizio prima del 31 Dicembre 2008.
Il cip 6 rappresenta il 7% della bolletta enel! Un furto autorizzato che invece di essere unicamente indirizzato alle fonti rinnovabili (come originariamente previsto) va a finanziare gli inceneritori!
La reintroduzione del Cip6 per gli inceneritori è una scelta contraria al dettato europeo (direttiva n° 77 del 2001) e ciò implicherà, previo ricorso alla Corte di giustizia della Comunità Europea, l'inflizione di una onerosissima procedura di infrazione che sarà riversata sui contibuenti.
Questo è il risulatato di un governo che non rispecchia gli interessi del popolo italiano ma che può solo rispecchiare una logica egoistica e clientelare! Una scelta arbitraria che non solo ci costerà tantissimo ma che determinerà la morte di tante persone.
domenica 7 dicembre 2008
Energia, altro treno perso
Scritto da Antonio Di Pietro.
La Finanziaria arresta lo sviluppo del nostro Paese in ambito ambientale ed energetico.
Mentre gli Stati più avanzati cercano soluzioni alternative al petrolio, all’incenerimento, al nucleare, il Governo Berlusconi punta esattamente su un modello che tra qualche anno escluderà l’Italia dal mercato dell’energia.
Il taglio per le detrazioni fiscali sul risparmio energetico contenuto in Finanziaria è infatti uno dei tanti tasselli che impedirà al nostro Paese di sviluppare l’industria legata alla produzione di impianti e tecnologie del futuro. Una volta perso questo treno l’Italia non potrà, come accade già oggi per le vecchie forme di energia, che acquistare dagli altri Paesi impianti e forniture.
Tra qualche anno cadrà la barriera artificiosa tra energia e energia rinnovabile perché l’energia utilizzata sarà prevalentemente rinnovabile, ossia non esauribile.
Il nucleare è fallito ancor prima di nascere, la Francia, il maggior sponsor in Europa dell’energia dell’atomo, la vuole dismettere e tenta di vendere ad altri Paesi una tecnologia obsoleta che gli ha generato ingenti perdite economiche.
In Europa nel 2007 l'eolico ha prodotto più elettricità del nucleare, gli impianti eolici costruiti nel periodo 2008-2012 produrranno una quantità di elettricità pari a due volte e mezza quella del nuovo nucleare. Il solare è sulla stessa strada.
La risposta del centrodestra a queste previsioni di sviluppo è l’approvazione del 1441 ter, un disegno di legge approdato al Senato dopo essere stato approvato alla Camera, che espropria le Regioni della competenza di valutare l’impatto ambientale per impianti di estrazione petrolifera e di localizzazione di siti nucleari. In sostanza, sarà Berlusconi a decidere dove costruire pozzi di estrazione petrolifera e centrali nucleari alla faccia del federalismo.
I motivi di queste scelte anacronistiche sono chiari: le lobby economiche dell’energia sono profondamente colluse con il sistema di controllo politico da cui ricevono agevolazioni.
L’Italia, grazie a queste scelte contrarie all’ambiente e allo sviluppo economico è sempre più isolata in Europa e nel mondo.
lunedì 3 novembre 2008
LOMBARDO (INCENERIAMO LA SICILIA)
Il presidente della regione Raffaele Lombardo afferma che entro il mese di novembre saranno pubblicati i bandi di gara per la costruzione degli inceneritori in Sicilia di cui uno a Palermo.
Il governo infatti ha emanato un decreto legislativo che autorizza l’utilizzo del cip6 per la costruzione di inceneritori e questo in contrasto col dettato Europeo.
In precedenza infatti la Commissione Europea aveva avviato una procedura di infrazione contro l’Italia per gli incentivi dati dal Governo italiano per produrre energia bruciando rifiuti inorganici considerandoli “fonte Rinnovabile” in violazione della direttiva 2001/77.
Senza il cip6 i termodistruttori sono irrealizzabili. Il bilancio è in perdita e non risolvono il problema dei rifiuti dato che il 60% degli stessi si trasforma in ceneri altamente tossiche e il resto va
nell’atmosfera!
Ci hanno tolto tutto: vogliono toglierci anche l’aria! Ma in compenso ci regalano il cancro!
Questo è un ennesimo atto con cui il governo secondo un’ottica di tipo clientelare vuole creare bacini di voti a discapito delle salute dell’intera popolazione.
giovedì 30 ottobre 2008
INCENERITORE A PALERMO (LA DITTATURA DELLA VERGOGNA)
''Il governo ha presentato sui Cip6 un vergognoso emendamento, che ci auguriamo il parlamento non faccia passare'' ha detto Ciafani.
Il cip6 andrebbe a finanziare 3 inceneritori in sicilia di cui uno a Palermo!
Per avvantaggiare il loro amici stanno rovinando anche la salute dei cittadini!
Il governo è spietato nelle sue scelte! Contro la volontà dei cittadini ha fatto legge il decreto gemini che decreta la distruzione della scuola e delle università!
Adesso ritorna sull'ambiente! Il cip6 che è un contributo nato per le rinnovabili viene devoluto per gli inceneritori!
''Gli incentivi alle rinnovabili vadano veramente alle fonti pulite - continua Ciafani - basta con questo furto, che gia' ora pesa sulla collettivita' dai 3 ai 4 miliardi di euro ogni anno, prelevati direttamente dalle bollette elettriche. Estendere a qualsiasi impianto che brucia anche i rifiuti non biodegradabili la possibilita' di accedere a questi incentivi e' una palese infrazione alla direttiva europea sulle fonti rinnovabili e alla normativa sulla concorrenza''.
venerdì 5 settembre 2008
ADRIANO CELENTANO (INCENERITORI)
martedì 12 agosto 2008
ALLARME A PALERMO! “Il SILENZIO SULLA LA RACCOLTA DIFFERENZIATA”
Certo sarebbe troppo scomodo per gli amministratori della società civile dato che questa soluzione (che è l’unica sostenibile) vanificherebbe ogni speranza di potere mettere in moto quella che è la lobby sugli inceneritori.
I politici vogliono metterci con le spalle al muro! Vogliono che in Sicilia si arrivi ad una situazione simile a quella campana per poi obbligarci a sopportare i mostri da noi tanto temuti! Vogliono farci credere che l'incenerimento sia l’unica soluzione possibile ed anche la più conveniente! Stanno adottando un sistema strategico: "raccogliere meno di quanto si produce!" La zona di Aspra è sommersa dai rifiuti cosi mome Ficarazzi, Borgo nuovo ecc. Prevedo per il prossimo inverno il collasso; la situazione sarà simile a quella campana.
Riciclare rifiuti è sinonimo di civiltà; bruciarli e disperderli nell’ambiente una barbarie.
mercoledì 6 agosto 2008
A TESTA IN GIU
Scritto da Stefano Montanari | |
mercoledì 06 agosto 2008 | |
Forse sarà perché da questa parte del globo si vive a testa in giù ma, ogni volta che ci vengo, mi sembra di essere davvero in un altro mondo. Niente di straordinario, intendiamoci: qui in Australia, a Sydney, dove mi trovo, è tutto normale o, per meglio dire, è come dovrebbe essere la norma. Immaginate una città di quattro milioni e duecentomila abitanti, di gran lunga la più popolosa dell’intero continente, vastissima per estensione, con un mare che s’insinua dappertutto e un porto che brulica di un’attività febbrile. Che ne sarebbe in Italia? Non è difficile tradurre: un traffico caotico, un inquinamento insopportabile e il problema dell’immondizia ad un livello tale che solo il nostro divino primo ministro saprebbe risolvere con la sua ormai mitica bacchetta magica. Per evitare problemi di sorta, qui il porto è stato trasferito molto a sud del centro; alla prova dei fatti, il traffico scorre che è una bellezza dovunque e il naso non avverte odori sgradevoli, innescando il sospetto che il motivo sia quello di disporre di trasporti pubblici razionali, magari ideati e diretti - udite, udite! - da persone capaci. Poi, a costo di smentire lo statista Maurizio Gasparri, lo scienziato Michele Giugliano e il faro Umberto Veronesi, qui, come, del resto, in altre parti del mondo ignote ai politici nostrani e alla loro corte dei miracoli, i rifiuti non costituiscono un rompicapo pur se l’inceneritore (pardon, il termovalorizzatore) non c’è.
Personalmente credo che una mancanza del genere sia da addebitare al fatto che in questo strano paese la politica costa una frazione piccina piccina di quanto non costi a noi e la malavita, che ci sarà di sicuro anche qua, non ha nulla a che vedere con chi fa funzionare la nazione ma è malavita e basta che nessuno penserebbe mai di votare per il parlamento. E, a proposito d’immondizia, appena entrato nell’appartamento in cui vivo, mi hanno consegnato un foglio su cui è spiegato con estrema semplicità come differenziare il pattume e la cosa è finita lì. Differenziare tutti lo fanno come un comportamento assolutamente ovvio, e chi avesse voglia di percorre la città in cerca di un pezzetto di carta o di una cicca di sigaretta o di una lattina o di qualsiasi altro scarto abbandonato sdegnosamente per terra avrebbe di che spendere la giornata. È così, onorevole Gasparri, che si evita di fare un falò delle immondizie, ma temo sia proprio questo ciò che lei vuole evitare. E poi, dico rivolgendomi altrove, se si toglie una fonte così feconda di cancri, come ci si guadagna la pagnotta? Se si passeggia un po’ per la città, a causa di una geografia costiera quanto mai frastagliata, si nota come le spiagge qui siano dovunque e il concetto di spiaggia attrezzata (ombrelloni e quant’altro) sia del tutto sconosciuto. Eppure, per quanto si cerchi e a dispetto dei locali che in spiaggia vanno anche ora che è il mese più freddo dell’anno, e lì ci mangiano pure, non sono mai riuscito a trovare un residuo qualunque d’immondizia. E il mare, cristallino dovunque, non porta a riva assolutamente nulla. Dunque, inutile cercarci vecchi pneumatici, sacchetti di plastica, lattine e tutto quanto di più fantasioso arreda allegramente le nostre rive. Ieri dovevo raggiungere un laboratorio di studi marini e mi sono fatto un’oretta di cammino per un sentiero in piena città (ma è impossibile accorgersene) sospeso sull’oceano. Per entrare in quel percorso ci si deve previamente pulire la suola delle scarpe al fine di evitare di portarsi appresso una muffa che danneggia gli alberi, ed è vietato fumare. Naturalmente, nessuno penserebbe mai, pur con la quasi certezza di non essere beccato, di non strofinare le scarpe sulla grata apposita o di accendersi una sigaretta, né qualcuno abbandonerebbe per qualsiasi motivo un rifiuto qualunque, fosse anche una gomma da masticare, per terra o fra le piante. Vi assicuro: un piccolo paradiso a disposizione di tutti e che resta a disposizione di tutti perché a nessuno verrebbe in mente di rovinarlo. Se lo rovino, poi non ne godo più nemmeno io. Insomma, qui i furbi non esistono e si vive bene. Eppure, ve lo posso assicurare, gli australiani non sono nulla di speciale: carne ed ossa come noi. Perché? Perché quando si parla di Napoli, una città ben più piccola di questa, si dice che non è possibile fare raccolta differenziata e altro non si può se non ricorrere alla criminale, costosissima idiozia di costruire inceneritori dovunque? Perché, ipnotizzati dai rapinatori della politica, tanti napoletani la pensano in questo modo e si sentono piccati quando si fa loro notare, ragione e dati alla mano, che sono in errore? Perché da noi nessuno insorge se vede qualcuno buttare l’immondizia per strada o gettare la cicca della sigaretta dall’automobile appiccando un incendio che parte dal ciglio della strada (vedi le nostre autostrade da giugno a settembre)? Perché noi non amiamo il nostro paese? Esiste qualcuno capace di spiegarmi perché qui applicare la ragione e l’educazione, farlo in modo naturale senza sacrificio né ostentazione e senza che nessuno controlli, è del tutto possibile, lo si fa per abitudine acquisita da sempre e non è concepibile comportarsi altrimenti, mentre da noi è giudicato quasi unanimemente assurdo? Io mi sento umiliato quando parlo con chi, abitando in questa remota parte del Pianeta, è venuto a visitare il mio paese e ha visto di che nefandezze siamo capaci per svillaneggiare il patrimonio di cultura più prezioso del mondo, e mi vergogno profondamente quando vedo trasmissioni TV come quella cui ho assistito ieri sera nella quale si mostra un noto comico nostrano, si mostrano le sue adunate oceaniche e, come contraltare, si esibisce uno dei tanti parlamentari con una fedina non propriamente linda. Il tutto permeato di una pur rispettosa ironia. Basta! http://www.stefanomontanari.net/ |
mercoledì 16 luglio 2008
INCENERITORI IN SICILIA CON GLI ARTIGLI DI FALCK(O)
E’ stato accolto dal Tar del Lazio il ricorso presentato dalle società Actelios Pea, Platani e Tifeo del gruppo Falck, a cui è stata affidata la realizzazione di tre impianti di incenerimento rifiuti in Sicilia. In seguito alla sentenza del Tar il Ministero dello Sviluppo economico dovrà emanare entro tre mesi i decreti di riconoscimento del Cip6 ma la decisione risulta alquanto controversa in quanto gli impianti in questione nonostante fossero già stati autorizzati, non risultavano ancora in costruzione al momento dell'abolizione, nella passata legislatura, di tale regime agevolato e le gare di appalto erano state considerata dalla Corte di Giustizia Europea non valide.
Quindi questi inceneritori li vogliono costruire a tutti i costi, con gli artigli di falco, ansiosi di accaparrarsi quel bottino assai ghiotto che prende il nome di Cip6 non curandosi di attivare forme alternative di smaltimento, anzi disincentivando la raccolta differenziata e il trattamento meccanico biologico.
Intanto Legambiente ricorre contro questa decisione del Tar: “L’interpretazione del Tar Lazio ci stupisce, ecco perché Legambiente ricorrerà contro questa decisione”.
Così Mimmo Fontana, presidente di Legambiente Sicilia afferma: "Ci sembra che il Tar, piu’ che interpretare una norma chiara, ne cambi il senso" - continua Fontana - "Il Cip6, per gli inceneritori è stato cancellato con una sentenza della Corte per rispondere alla necessità del Paese di adeguarsi alle normative della Comunità europea con deroghe esclusive del ministero indirizzate solo a quegli impianti in fase di realizzazione. Gli inceneritori siciliani, infatti, sono stati esclusi dalle deroghe del ministero perché non risultavano ancora in costruzione al momento della sospensione del Cip6″. Fontana ricorda la sentenza della Corte di giustizia europea che ha dichiarato l’illegittimità del bando di gara per i 4 termovalorizzatori in Sicilia per mancanza di adeguata pubblicizzazione e il conseguente annullamento, e sostiene che la sentenza del tar “e’ stata superata dagli eventi”.
Siamo alla follia! Come può un Tribunale Amministrativo Regionale accettare un ricorso che si palesa infondato di fronte al giudicato di due sentenze della Corte di Giustizia Europea. Come si può? La risposta esiste: Siamo in Italia. Il paese della fantasia. Fantasia che però mette rischio molte vite umane. Studi epidemiologici infatti dimostrano una consonanza tra vicinanza a inceneritori e incremento di patologia come: morbo parkinson, alzheimer, sarcoma ai tessuti molli, malformazioni fetali ecc.
Fonti
http://www.consumatori-oggi.it/archives/00014529.html
venerdì 11 luglio 2008
INCIDENTE NUCLEARE A RINGHALS ( SVEZIA )
Ennesimo incidente nucleare in Svezia. Oggi un incendio ha distrutto il tetto di una turbina dell'impianto nucleare di Ringhals, in Svezia. Intervento immediato dei servizi di sicurezza che hanno assicurato che la situazione e' sotto controllo. Non potrebbero dire altrimenti. In Italia silenzio stampa.
Non si può non parlare di argomentazioni cosi gravi cosi importanti. La classe politica continua a ragionare solo in un senso travalicando cosi quelli che sono i diritti e i bisogni fondamentali della collettività.
Negli ultimi anni si sono verificati circa 170 incidenti nucleari
e sulle conseguenze degli incidenti manca ancora oggi un dato ufficiale che consideri, non solo le morti, ma anche l'impatto sulla salute dei cittadini nel lungo periodo.
Su google se digitate la parola Chernobyl nella sezione immagini potrete vedere gli effetti che questo disastro ha provocato.
mercoledì 9 luglio 2008
INCIDENTE NUCLEARE A TRICASTIN (FRANCIA)
Non vogliono che si sappia nulla! Non vi dicono che ieri 8 luglio 2008 si è verificato l’ennesimo incidente nucleare in Francia.
Si sono riversati trenta metri cubi di una soluzione contenente 12 grammi d'uranio per litro in due fiumi dal sito nucleare di Tricastin a Bollene (Vaucluse). Nei comuni di Bollene, Lapalud e Lamotte-du-Rhone è stata vietata la presa d'acqua dai pozzi, nonché l'impiego dell'acqua dei fiumi per irrigare i campi. Vietati anche la pesca, il consumo di pesce e i bagni nelle acque inquinate. Una portavoce dell'agenzia, Evangelia Petit, ha detto che i circa trentamila litri di liquido contenente uranio si sono riversati durante alcune operazioni di pulitura, finendo al suolo e quindi in un canale adiacente, da dove sono finiti poi nei fiumi La Gaffière e L'Auzon.
I telegiornali intanto non dicono nulla e la maggioranza della popolazione non sa nulla! Non si poteva certo dare una notizia del genere una volta che il Premier aveva annunciato di voler costruire 1000 centrali nucleari. Siamo alla follia. In nostri rappresentanti non ci rappresentano siamo vittime di una terribile inquietante farsa.
Le autorità tendono a minimizzare. Non credo che un disastro ecologico di tale portata non abbia ripercussioni sulla salute dei cittadini! In Italia la sovranità appartiene al popolo e lo dice l’art. 1 della Costituzione. Il popolo ha votato a larga maggioranza contro il nucleare. I nostri rappresentanti in parlamento non possono prendere decisioni cosi gravi così importanti e che sicuramente possono compromettere il diritto alla salute sancito dall’art. 32 della costituzione. Secondo un rapporto statunitense del (EN) Natural Resources Defence Council, nella base di Aviano sarebbero conservate 90 bombe atomiche (delle quali 40 poco tempo fa erano base di Ghedi), di potenza variabile tra 45 e 107 chilotoni.[1] [2].
Sarkozy intanto sarebbe favorevole ad investire ancora sul nucleare.
«Vedo crescere il sostegno all'alternativa nucleare — ha detto Sarkozy —. Per la Francia è una scelta molto vecchia, il Regno Unito vuole rafforzarla, l'Italia è interessata e certamente anche gli Usa e la cancelliera tedesca Angela Merkel, a titolo personale, è favorevole ».
Intanto aumenta la preoccupazione degli ambientalisti piemontesi data la vicinanza alla zona contaminata (soltanto 180 km). I chimici stanno effettuando gli opportuni rilevamenti.
Fonti
http://it.wikipedia.org/wiki/Base_aerea_di_Aviano http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=27392&sez=HOME_NELMONDO http://www.corriere.it/cronache/08_luglio_09/ziino_incidente_nucleare_852e6e5a-4d7f-11dd-8808-00144f02aabc.shtml
lunedì 7 luglio 2008
EFFETTI DEL FLUORO
Quello che vi dirò sicuramente non lo sapete! Vi consiglio vivamente di leggere l’articolo anche se sono sicuro che nonostante il forte impatto iniziale alla lunga non sortirà alcun effetto. Mi dispiace per voi; vi dico che comunque è da più di un mese che non utilizzo più dentifrici al fluoro.
Vi faccio una domanda adesso ma voi dovete rispondere solo dopo aver letto l’articolo! Come mai al dettaglio vengono forniti esclusivamente dentifrici al fluoro?
Solo dentifrici al fluoro! Come mai!!!???
Il fluoruro è stato l'elemento chimico chiave per la costruzione della bomba atomica. Si, stiamo parlando di un derivato del fluoro contenuto nel dentifricio che usiamo tutte le mattine o nelle gomme da masticare per chi non ha neanche il tempo di lavarsi i denti.
Dopo circa 50 anni (dal periodo in cui è stata sviluppata la bomba atomica) che gli americani hanno cominciato ad aggiungere fluoruro alle loro sorgenti idriche per ridurre le carie dentali, sono stati resi pubblici dei documenti che mettono seriamente in discussione la sicurezza del fluoro e la buona fede del governo americano.
Diversi scienziati legati al progetto della bomba Atomica condussero degli studi sui fluoruri concludendo che il fluoro provoca seri danni al sistema nervoso centrale e al nostro organismo in generale.
Molti di questi rapporti furono classificati segreti per "ragioni di sicurezza nazionale" e molti altri sparirono dagli archivi statali. Il conflitto di interessi è chiaro: se si fosse reso pubblico che l'esposizione al fluoro è dannosa, il progetto della bomba Atomica, i suoi fornitori e tutte quelle istituzioni ad esso legate, sarebbero state annientate da uno scandalo dalle immense proporzioni e dalle relative cause intentate per danni alla salute pubblica. Tutto fu messo a tacere, ma nonostante ciò gli studi sugli effetti del fluoro dovevano continuare, anzi servivano cavie umane. Esiste forse un modo migliore che metterlo nelle tubature dell'acqua con la scusa della salute dentale dei nostri figli? Ed ecco subito organizzati convegni, pubblicità e associazioni di medici e dentisti preposte a pubblicizzare e a rassicurare la gente sull'utilizzo del fluoro e dei suoi "effetti benefici".
Il risultato fu dei migliori: la gente accettò l'utilizzo del fluoro come salvaguardia della propria salute dentale, furono smentite tutte le implicanze del fluoro con diverse malattie che colpirono operai e persone che abitavano nei pressi delle fabbriche che producevano questo materiale di scarto altamente tossico e inoltre, a loro insaputa, diventarono tutti potenziali cavie da laboratorio su cui studiare gli effetti dell'ormai beneamato fluoro.
Diversi studi mostrano come ripetute dosi di quantità infinitesimali di fluoro possono ridurre nel tempo ogni forza individuale di resistere alla dominazione, con l'avvelenamento e la narcosi di una certa area del cervello, rendendo così l'individuo sottomesso alla volontà di quelli che desiderano governarlo.
Esistono pochissimi studi scientifici correttamente condotti sugli integratori di fluoro e tutti dimostrano che l’effetto di questi supplementi sulla prevenzione delle carie è molto blando se non nullo.
Decisamente più numerosi sono invece gli studi sugli effetti negativi del fluoro sulla salute dell’uomo. Nonostante tutto, molti pediatri e dentisti consigliano ancora in modo automatico e sistematico la fluoroprofilassi (compressine o gocce) per i bambini di pochi mesi.
Studi sugli animali mostrano che il fluoro è cancerogeno, specialmente per i tessuti ossei e per il fegato. Non sono stati condotti, per il momento, studi decisivi sull’uomo.
Fluoro che ha un effetto bloccante sull'attività enzimatica e sul sistema nervoso centrale, generando danni a livello cerebrale (riduzioni del quoziente d'intelligenza e ritardi mentali), depressione polmonare e cardiaca (Studi sugli animali mostrano che il fluoro è cancerogeno, specialmente per i tessuti ossei e per il fegato fino alla morte, se assunto in dosi eccessive, come risulta in letteratura da assunzioni di pastiglie anticarie). Attualmente il fluoro è impiegato nei gas lacrimogeni.
Il fluoruro di sodio è usato come base per la produzione di esafluoruro di uranio (UF6), che, allo stato gassoso, viene centrifugato e fatto passare attraverso pareti semipermeabili, arricchendo in tal modo l'U naturale in 235U, che è l'isotopo fissile dell'uranio, l'uranio arricchito può essere utilizzato sia come combustibile per i reattori nucleari (arricchimento dell'8-10% per reattori moderati ad acqua) sia come massa critica per gli ordigni nucleari (arricchimento superiore al 50%). Questo processo tecnologico genera un rifiuto "speciale", il fluoro radioattivo, che è impossibile smaltire o trattare, e comporta una costosa gestione.
Il fluoro è un elemento costituente di una vasta serie di medicinali, per la sua azione che moltiplica l'efficacia terapeutica e la metabolizzazione delle sostanze medicinali, amplificandone al contempo gli effetti collaterali.
Da vari studi emerge che in dosi eccessive tende a sostituire lo iodio come componente dell'ormone tiroxina, impedendo alla ghiandola tiroide la sintesi corretta di tale sostanza.
In tali casi le malattie della tiroide, dovute a un deficit di iodio, non sono curabili con un semplice ripristino dei normali livelli di tale alogeno.
Occorre diminuire i livelli di fluoro presenti nel corpo, prima di normalizzare lo iodio.
Insorge anche un accumulo di fluoro nelle ossa e nei denti che divengono più densi e compatti, ma nel contempo più fragili e meno elastici nella riparazione di fratture.
La recente diffusione di integratori anti-carie al fluoro consigliati da pediatri e dentisti in età infantile ha fatto sì che crescesse il numero degli studi sull'effettiva efficacia della sostanza e sui suoi effetti collaterali. Alcuni studiosi, tra cui il chimico Giorgio Petrucci, docente a contratto all'Università degli Studi di Firenze e autore del libro I pericoli del fluoro, sostengono che il fluoro non sia efficace contro la carie e che la convinzione che lo fosse sia stata diffusa a partire dagli anni '40 senza prove scientifiche, sulla base di interessi economici (il fluoro è un rifiuto nucleare il cui smaltimento sarebbe troppo costoso[1]). Per via della capacità del fluoro di ridurre il quoziente intellettivo, alcuni sostengono che venga somministrato allo scopo di aiutare il controllo delle masse.
Un' accorta analisi di uno degli studi più recenti in favore della fluoridazione dell'acqua potabile, rivela una grave omissione di alcuni dati originali che si riferiscono alla fluorosi ed alla necessita' di condurre ulteriori studi, prima di pensare di introdurre il fluoro nell'acqua destinata a consumo umano ed animale.
Cosa vi consiglio? Andate in farmacia a comprare i vostri dentifrici senza fluoro!
Adesso potete rispondere alla mia domanda.
Fonti:
Wikipedia
www.dottorperuginibilli.it/
www.disinformazione.it/fluoro.htm
lunedì 9 giugno 2008
CENTRALE NUCLEARE DI KRSKO (SLOVENIA)
La Fuoriuscita di liquido dall'impianto di raffreddamento della centrale nucleare a Krsko (130 km da Trieste) non desta preoccupazione per le amministrazioni locali ma desta preoccupazione per l’Unione Europea. Dicono che a quanto sembra non ci dovrebbero essere conseguenze radioattive, ma: “a quanto sembra”. Che vuol dire “a quanto sembra”? Gli stati interessati tendono a minimizzare! Nessuno dice che l’impianto presenta non pochi problemi a partire dalle “incrinature dei generatori” di vapore che determinano perdite (con fuoriuscita di radionuclidi che vengono dispersi nell’atmosfera); questo problema è d’altronde noto presentandosi in tutte le centrali che utilizzano il reattore Westinghouse. In otre la centrale nel 1993 è stata messa al vaglio da una commissione di sicurezza che ha espresso 74 raccomandazioni sui cambiamenti tecnici e procedurali necessari per adeguare l’impianto alle più severe normative dell’UE.
La commissione europea avrebbe nominato intanto degli esperti atti a controllare se effettivamente la perdita d’acqua abbia o meno causato la perdita di sostanze radioattive nell’ambiente! Giovedi' intanto sono attesi in Slovenia gli esperti italiani, tecnici e ingegneri, che effettueranno un sopralluogo alla centrale nucleare.
domenica 8 giugno 2008
La peste è intorno a noi
6 Giugno 2008
(scritto da Beppe Grillo)
Napoli è ovunque. Discariche abusive, puzze insopportabili, carogne a cielo aperto, veleni sversati nei campi sono una caratteristica del paesaggio italiano. E’ sufficiente un giro in bicicletta fuori porta per scoprire i nuovi tesori. Una macchina fotografica, una mascherina contro gli odori pestilenziali. Tutti possiamo diventare cercatori di monnezza.
Napoli non è sola. Napoli è ovunque ci sia un’amministrazione pubblica corrotta. Un partito che usa il voto di scambio per gonfiare le assunzioni nelle società di raccolta dei rifiuti. Ovunque sia presente un’azienda che paga dei criminali per buttare le scorie nei campi, mescolati con la terra fertile. Napoli è ovunque i cittadini si voltino dall’altra parte per paura, per indifferenza o per mancanza dello Stato. Ovunque ci sia un sindaco, un assessore, un parlamentare che si faccia eleggere grazie alle tangenti sui rifiuti o alla contiguità con le ecomafie.
La spazzatura è il simbolo della seconda Repubblica. L’ultimo e più lucroso business dei partiti. Il pozzo nero di San Patrizio delle concessionarie dello Stato, delle municipalizzate ripiene di funzionari di partito quotate in Borsa. I partiti sono la vera piovra. Si sono divorati il sistema industriale italiano. Gli rimane il business degli inceneritori e delle discariche.
Napoli è a Castellamonte, nel verde Canavese, con sindaci, dirigenti e impiegati dell’ASA, azienda per il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, finiti sotto inchiesta o agli arresti domiciliari. La Procura li accusa di aver disperso e mescolato i rifiuti in terreni agricoli o stoccati in discariche abusive. Napoli è in Piemonte dove, prima dell’esito dell’inchiesta: “I sindaci sono schierati al fianco degli indagati” e: “I lavoratori sono solidali con i vertici”.
Napoli è in Lombardia, nelle discariche di Gorla Maggiore e di Olgiate. Nell’inchiesta Monnezza Connection. I rifiuti provenienti dal Sud invece di essere trattati erano mescolati con scarti industriali, tramutati nelle carte in rifiuti non pericolosi e spediti a Grottaglie in provincia di Taranto.
Napoli è nei cinquecentomila metri cubi di spazzatura in una discarica abusiva in Puglia che ha inquinato il fiume Cervaro.
Napoli è nel degrado del Parco dell’Etna dove, più che la natura, sono protette le discariche abusive, con un degrado spaventoso.
Basterebbero poche parole per cambiare tutto: “Raccolta differenziata” e “La spazzatura è una risorsa”. La peste è intorno a noi. Napoli può essere la tua terra, il tuo assessore, il tuo sindaco, il tuo partito. Un’epidemia trasmessa dall’indifferenza.
martedì 3 giugno 2008
VERSO LO SVILUPPO SOSTENIBILE
Nelle società moderne emerge il contrasto tra l’interesse della popolazione e degli ecologisti ad un ambiente pulito e gli interessi degli industriali alla produzione. Lo stato quale primo responsabile delle politiche ambientali dovrebbe mettere in atto misure che consentano uno sviluppo economico industriale ed energetico salvaguardando la salute dei cittadini.
L’articolo 32 della costituzione recita: “La repubblica tutela la salute come diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti”. L’ articolo viene spesso disatteso dalle politiche energetiche, industriali e di smaltimento dei rifiuti.
Gli industriali dovrebbero adottate tutte le precauzioni atte a ridurre il forte impatto ambientale. La scelta di far sorgere le fabbriche ai margini di un fiume non è di fatto casuale ma è spesso dettata dal fatto che il fiume costituisce una facile via per lo smaltimento di sostanze chimiche pericolose.
Le istituzioni dovrebbero promuovere tecnologie pulite per la produzione di energia!
Spesso si parla di nucleare ignorando il fatto che il procedimento di fissione produce materiali residui ad elevata radioattività e che non esistono tecniche per lo smaltimento delle scorie.
Non bisogna inoltre sottovalutare che negli ultimi anni a partire dal disastro di Cernobyl avvenuto a seguito dell’esplosione del reattore nucleare in Ucraina nel 1986 si sono verificati 170 incidenti nucleari.
Di fatto la produzione di energia nucleare soddisfa per quanto diffusa contribuisce solo al 7% del fabbisogno mondiale di energia.
Non è esatto dire che il bilancio energetico del nucleare sia in effetti totalmente positivo nella produzione di energia, perché il processo completo, dall'estrazione del combustibile sino alla fissione, può consumare più energia di quella prodotta. La centrale elettronucleare in questo caso produce complessivamente meno energia rispetto all'energia consumata per permettere le attività di estrazione mineraria, la purificazione chimica e l'arricchimento isotopico.
L’alternativa si potrebbe concretare con lo sviluppo dell’eolico e del fotovoltaico. D’atra parte moderni impianti fotovoltaici consentono di ottenere molta più energia ed a prezzi vantaggiosi.
Si tratta di un tipo di fotovoltaico “concentrato” che utilizza dispositivi ottici robotizzati combinati con chip, dotato di una capacità di convogliamento della luce 1600 volte più efficiente dei sistemi tradizionali.
Risulta assai curioso come nei paesi scandinavi, dove il clima tende a remare contro, il fotovoltaico contribuisca a soddisfare il 14% del proprio fabbisogno mentre in Italia è una tecnologia poco utilizzata specialmente al sud.
Le politiche di smaltimento dei rifiuti tendono negli ultimi tempi in Italia a voler privilegiare gli inceneritori senza attuare una oculata politica di raccolta differenziata (in Sicilia non arriva al 5%).
Il problema delle emissioni non è da sottovalutare in quanto i fumi prodotti mettono a serio rischio la salute delle popolazioni limitrofe.
Studi epidemiologici basati su campioni di popolazione esposta molto vasti, evidenziano una correlazione tra patologie tumorali (sarcoma) e l’esposizione a diossine derivati da inceneritori e attività industriali. Un’analisi accurata evidenzia inequivocabilmente aumenti significativi di patologie tumorali nei residenti della zona da almeno 5 anni!
Uno studio effettuato in Giappone ha dimostrato una correlazione tra una serie di disturbi dei bambini e gli inceneritori!
Si sono inoltre rilevati aggregati di aumento di mortalità per linfoma di Hodgkin, tumore polmonare, sarcomi ai tessuti molli, tumori pediatrici e malformazioni neonatali.
Alcuni paesi europei come la Germania stanno attuando tecniche di smaltimento dei rifiuti sostenibili e gli inceneritori saranno destinati ad un processo di dismissione.
Uno sviluppo sostenibile si concretizza dunque nell’applicazione della raccolta differenziata porta a porta e nel trattamento meccanico biologico (TMB) con il vantaggio di ridurre drasticamente l’impatto ambientale e di creare manodopera e ricchezza.
martedì 27 maggio 2008
Aveva ragione Grillo gli inceneritori uccidono!
Repubblica titola: "Rifiuti. Ultimatum ai ribelli". Propone un indovinato accostamento con un mitragliere in Afghanistan, di certo casuale. Repubblica dovrebbe invece titolare: "Rifiuti. Ultimatum agli inceneritori", con una foto non casuale dell'Impregilo. Sarebbe un atto di coerenza. Jacopo Fo cita un articolo dell'ultimo Venerdì di Repubblica: ben 435 ricerche scientifiche provano un forte aumento di tumori e nascite malformi in prossimità degli inceneritori.
"Mi diverto.
E’ ormai chiaro che dentro i giornali italiani si combatte una battaglia durissima tra i direttori e un pugno di giornalisti che si rifiutano di tacere sempre e comunque.
Così abbiamo delle piccole soddisfazioni: alcune notizie bomba finalmente vengono pubblicate. Non le vedete in prima pagina, non hanno titoli a 9 colonne, non sono correlate da interviste e commenti. Però le notizie escono.
Ad esempio vengono pubblicate sul numero 1052 del Venerdì di Repubblica (16 maggio) a pagina 90 (coincidenza o magia alchemica il fatto che la paura nella Smorfia napoletana corrisponde al numero novanta?).
Ecco l’articoletto, secco secco. Un grande pezzo di sintesi giornalistica, probabilmente contrattato parola per parola in riunioni infuocate dei caporedattori, oppure sfuggito per errore alla penna rossa dei censori… Questo articolo credo che alla fine sia uscito perchè protetto dalla Divina Provvidenza in persona, è comunque stato stampato, nero su bianco, e ci dice che 435 (QUATTROCENTO TRENTACINQUE) ricerche scientifiche internazionali provano un aumento di tumori e nascite malformi spaventoso in prossimità dei termovalorizzatori.
Senza commento. Senza due righe di scuse verso il povero Beppe Grillo accusato con ogni tipo di cattiveria dalle colonne dello stesso giornale per essersi permesso di dire esattamente la stessa cosa: gli inceneritori puoi anche chiamarli termovalorizzatori ma ti ammazzano comunque.
Una nota stilistica che permette di capire appieno il meccanismo perverso utilizzato dai media per rendere di scarso interesse notizie di importanza capitale.
Il titolo può essere un modo per indurre le persone a leggere un articolo oppure a non leggerlo.
Se questo articolo fosse stato: “Aveva ragione Grillo gli inceneritori uccidono!” avrebbe destato grande curiosità. Allora lo hanno intitolato in modo tale da tagliargli le gambe: “Emissioni: Una ricerca francese sottolinea il rapporto diossina-cancro
QUANDO LA SALUTE SE NE VA IN FUMO (TOSSICO).
Capisci l’astuzia: non ti dice che le ricerche sono 435, come viene specificato poi nell’articolo. Non si pronuncia la parola proibita INCENERITORE. Si parla di EMISSIONI… Termine vago come la melma.
Questa tattica in effetti funziona. I lettori accorti dicono: “Però alla fine Repubblica le notizie le dà!” E continuano a comprarla. Mentre il 95 per cento dei lettori, un po’ meno attenti, non si accorge di quella notizia così imbarazzante.
Prova ne è che sono passati 5 giorni dall’uscita del Venerdì e se cerchi sul web: “diossina istituto statale di sorveglianza sanitaria francese”, non trovi niente a proposito di questa colossale notizia!
E non trovi niente neanche se digiti “diossina 435 ricerche PubMed”
Comunque giudica tu: ecco il testo integrale:
“Nelle popolazioni che vivono in prossimità di impianti di incenerimento dei rifiuti è stato riscontrato un aumento dei casi di cancro dal 6 al 20 per cento.
Lo dice una ricerca, resa pubblica dall’istituto statale di sorveglianza sanitaria francese, l’ultima delle 435 ricerche consultabili presso la biblioteca scientifica internazionale PubMed che rilevano danni alla salute causati dai termovalorizzatori per le loro emissioni di diossina, prodotta dalla combustione della plastica insieme ad altri materiali. Questa molecola deve la sua micidiale azione ala capacità di concentrarsi negli organismi viventi e di penetrare nelle cellule. Qui va a “inceppare” uno dei principali meccanismi di controllo del Dna, scatenando le alterazioni dei geni che poi portano il cancro e le malformazioni neonatali.”
(Il pezzo non è firmato ma sta all’interno di una specie di box dentro un articolo di Arnaldo D’Amico.)
Spero ci si renda conto dell’importanza dell’ufficializzazione di una simile notizia: e ti invito quindi a farla girare e ripubblicarla sul tuo sito. Se riusciamo a far sapere a molti italiani come funziona questo giochetto dell’informazione ridimensionata (non censurata, non libera, omogenizzata) potremmo creare qualche altro problema ai signori dei giornali. Loro ormai lo sanno che chi legge i quotidiani poi va su internet…
FACCIAMOLI PIANGERE!
CITIAMOLI A MARTELLO OGNI VOLTA CHE PER SBAGLIO DICONO LA VERITA’.
venerdì 23 maggio 2008
DISCARICA DI CHIAIANO
Ritengo doveroso da parte mia spezzare una lancia a favore dei ragazzi di Napoli che protestano contro la discarica di Chiaiano! Lunghe proteste contro la discarica, proteste pacifiche e che nascondono la forte tensione di una popolazione ormai stremata e vittima dell’inefficienza della gestione dei rifiuti campana! C’è di dice: i rifiuti da qualche parte dobbiamo pur metterli e la popolazione dovrebbe smetterla di protestare! Io adesso dico: vi siete mai chiesti perché la popolazione protesta contro la megadiscarica? D’altro canto una discarica sarebbe pure una soluzione! Vi siete mai chiesti se alla base delle proteste vi sono motivazioni valide? Ve lo dico io!
La megadiscarisca sorgerà in un sito dove i terreni sono molto permeabili (cave di tufo ) e negli strati sottostanti il sottosuolo vi sono falde acquifere che irrorano acqua a gran parte della città! In base alla legge una discarica deve sorgere a non meno di 500 metri di distanza dai centri abitati invece questa sorgere ad una distanza di soli 100 metri; la discarica sorgerà a ridosso zona ospedaliera dove sorgono ospedali come Cardarelli, Monadi, Pascal, e Policlinico, Cotugno…
Tra i più importanti del sud Italia. Chiaiano doveva essere un parco naturale e invece per volontà dei nostri amministratori verrà trasformato in una bomba ecologica! Moltissimi gli oncologi, e geologi si sono opposti ma i politici e i media nascondono i rischi. I politici vogliono a tutti i costi risolvere i problemi campani e lo faranno adottando i mezzi più disparati ed irrazionali come l’impianto di discariche in siti inidonei, l’uso clientelare di inceneritori e la mobilitazione dell’esercito per salvaguardare i lavori dall’ingerenza dei manifestanti; tutto questo per fare bella figura in sede internazionale non curandosi degli effetti devastanti per la popolazione! Non si può governare un paese allo stremo imponendo l’uso indiscriminato di soluzioni concretatesi in opere in palese contrasto con la volontà e la salute dei cittadini…Non si può continuare cosi.
lunedì 19 maggio 2008
INCENERITORI A SUON DI ESERCITO
Tra le cinque opzioni al vaglio dell’esecutivo di centrodestra c’è infatti l’eliminazione, per decreto, delle procedure burocratiche per la progettazione e la costruzione di nuovi impianti di smaltimento e trasformazione dell’immondizia, compresi i termovalorizzatori.
C’è in previsione anche l’utilizzo dell’esercito onde evitare l’ingerenza di manifestanti contro la costruzione di nuovi inceneritori!
I militari infatti potrebbero essere anche chiamati a svolgere anche un compito di custodia dei nuovi siti, quelli adibiti a discarica e quelli dove verranno edificati i termovalorizzatori. "Non sono più disposto ad aspettare che tutti siano d'accordo mentre i rifiuti si trasformano in montagne", ha ammonito ieri Berlusconi. Questa linea di pensiero a mio modo di pensare non è una delle migliori perché non farebbe altro che alimentare nuove tensioni, nuove manifestazioni, nuove proteste, nuove risse.
Il premier avrebbe detto ai suoi ministri che bisogna fare qualsiasi cosa, anche “costringere” i sindaci dei comuni ad accettare i siti, con una sorta di “precettazione”, puntando sul rischio-salute.
Una volta realizzate, le discariche saranno custodite dall’esercito: questa, almeno, è l’idea del governo per difendere i siti, mentre l’ordine pubblico sarebbe lasciato a polizia e carabinieri. si insomma intravede la prospettiva di una vera e propria militarizzazione del territorio.
Cosa a dir poco sconcertante è che i depositi delle ceneri che residuano dal processo di incenerimento (ceneri pericolosissime) insieme alle scorie nucleari potranno essere custodite in siti coperti dal segreto di stato! Questo lo prevede un decreto entrato i vigore il primo maggio del 2008.
Il decreto è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 16 aprile 2008, numero 90. Prevede che: "Nei luoghi coperti dal segreto di Stato le funzioni di controllo ordinariamente svolte dalle aziende sanitarie locali e dal Corpo nazionale dei vigili del fuoco, sono svolte da autonomi uffici di controllo collocati a livello centrale dalle amministrazioni interessate che li costituiscono con proprio provvedimento".
"Le amministrazioni non sono tenute agli obblighi di comunicazione verso le aziende sanitarie locali e il Corpo nazionale dei vigili del fuoco a cui hanno, comunque, facoltà di rivolgersi per ausilio o consultazione".
"Sono suscettibili di essere oggetto di segreto di Stato le informazioni, le notizie, i documenti, gli atti, le attività, i luoghi e le cose attinenti alle materie di riferimento".
Siamo di fronte ad una situazione a dir poco allarmate! A voi le vostre considerazioni…..
Fonti:
www.pupia.tv/modules.php?name=News&desc=full&file=article&sid=3248
mercoledì 14 maggio 2008
GOVERNO E INCENERITORI
Il nuovo governo a mio parere pecca di presunzione! Non credo che gli italiani stiano capendo molto di quello che sta succedendo nel nostro paese! Si parla ancora di termovalorizzatori, rigassificatori, nucleare! Tutti impianti che metteranno a serio rischio la salute dei cittadini!
Il Neo-ministro all’Ambiente Stefania Prestigiacomo, si è espressa su una questione controversa che ha destato polemiche in molte regioni italiane. Nell’intervento il ministro ha concluso affermando che “oggi siamo in grado di evitare che in Sicilia la situazione degeneri, con impianti che garantiscano, accanto allo smaltimento dei rifiuti, la salute dei cittadini e la tutela dell´ ambiente".
Non si può rimanere inerti di fronte a simili illazioni! Certo la Sicilia ha bisogno di interventi! In ogni caso pur ammettendo che i termodistruttori fossero la soluzione unica (questo non è vero) i tempi di costruzione sono lunghi (almeno tre anni)! Perché allora non iniziano, e neanche se ne parla, a programmare una doverosa politica di raccolta porta a porta invece di lasciare per le strade le minidiscariche a cielo aperto?
Come si fa poi a dire che i termodistuttori sono impianti che garantiscono la salute dei cittadini?
La nostra tronista lo sa che non esistono filtri in grado di bloccare le PM2,5 e le PM0,1?
Come ben dice il Dr Montanari sarebbe come voler fermare uno sciame d’api con un cancello a sbarre di ferro! Lo sa che la Comunità Europea ha gia messo in atto una procedura di infrazione per il caso termovalorizzatori Sicilia e che il contributo cip6 può essere erogato solo per le fonti rinnovabili?
Chi si interroga poi di cosa verrebbe bruciato e dei rischi ormai statisticamente certi (moltissimi studi epidemiologici ne danno la prova) per la popolazioni limitrofe e per i rischi derivanti da infiltrazioni della criminalità organizzata?
Si ricorda che nell’inceneritore di Terni i forni bruciavano senza autorizzazione, anche ciò che non avrebbero potuto determinando emissioni nell'aria "acido cloridrico" e "diossine", liberate da una "combustione" tenuta al disotto dei limiti (850 gradi) e dissimulata da false attestazioni dei cicli di lavorazione. Ancora: avrebbero bruciato anche rifiuti radioattivi.
Gli operai invitati a farsi visitare e sotto inchiesta il sindaco.
domenica 4 maggio 2008
GRILLO E INCENERITORI
giovedì 10 aprile 2008
LA SICILIA NON HA BISOGNO DI INCENERITORI
Il problema dei rifiuti campani è stato strumentalizzato per fini politici, elettorali e utilizzato come pretesto per costruire nuovi inceneritori! Il Partito Democratico ha come candidato l’illustrissimo Dr. Veronesi che ha caldeggiato fortemente i termodistruttori ridicolizzandosi dicendo che i rischi per la salute sono pari a zero! Ieri il senatore Rossi ha detto:sarà ignoranza o incoscienza?
Sta di fatto che il Dr Veronesi è sponsor di diverse ditte che costruiscono inceneritori!
La Finocchiaro (Partito Democratico) candidata alla presidenza della Regione Siciliana, ha detto che la Sicilia ha bisogno di inceneritori ma diversi e più innovativi rispetto a quelli voluti dalla precedente Amministrazione Regionale Siciliana.
Non si può rimanere impassibili di fronte a queste simili illazioni!
Vale la pena ricordare che gli inceneritori voluti dal governo regionale Cuffaro sono di vecchia generazione bruciano a meno di 1000°c e producono diossina e nanopolveri.
Gli inceneritori di nuova generazione sono molto più pericolosi perchè lavorano a temperature superiori a 1000°c riducendo cosi la percentuale di diossina ma aumentando drasticamente l’emissione di nanopolveri (pm. 2,5 ecc.) nocive per la salute della popolazione limitrofa ma anche di quella stanziata anche a grandi distanze.
ITALIA CONDANNATA
La Corte di Giustizia della Comunità Europea ha condannato oggi l’Italia per aver violato la direttiva comunitaria sulle discariche e la gestione dei rifiuti. La norma contestata è la direttiva 1999/31 che prevede appunto disposizioni in merito alla gestione di discariche vecchie e nuove.
In sostanza la direttiva prevedeva nuove norme più rigorose da applicarsi alla vecchi discariche.
La sentenza della corte ha contestato la norma del 2003 :”Il decreto legislativo n. 36/2003 prevede che le regioni devono elaborare e approvare un programma per la riduzione dei rifiuti biodegradabili presenti nelle discariche e fissa anche le scadenze da rispettare ai fini di una riduzione graduale di tali rifiuti nelle discariche. Fissa inoltre le regole relative al trattamento delle discariche preesistenti, stabilendo le regole per l'adeguamento delle stesse”. La Commissione ha sostenuto che, a causa della ritardata trasposizione della direttiva 1999/31 (il 27 marzo 2003, anziché entro il 16 luglio 2001), il trattamento applicato alle discariche autorizzate tra il 16 luglio 2001 e il 27 marzo 2003 è stato quello riservato alle discariche preesistenti e non quello, più rigoroso, previsto per le discariche nuove”.
Questa ennesima procedura di infrazione dimostra quanto complessa sia il problema dei rifiuti;un problema che risente della malagestione politica del clientelismo e dell’ingerenza della criminalità organizzata.
domenica 6 aprile 2008
INCENERITORI SICILIA
Il primo diniego proviene dalla Corte di Giustizia della Comunità Europea e poi dal Governo Nazionale che ritiene illegittima la gara d’appalto per la costruzione dei 4 inceneritori in Sicilia.
La sentenza della corte che a prescindere della fondatezza nel merito è per cosi dire inappellabile e la sua inosservanza potrebbe esporre lo Stato ad una successiva condanna da parte della Corte di Giustizia per violazione dell’articolo 228 del Trattato Europeo.
Ciò determinerebbe danni considerevoli sia dal punto di vista sanzionatorio che dal punto di vista dell’immagine del nostro paese che negli ultimi tempi è stato abbastanza beffeggiato in sede internazionale.
Le convenzioni per l’utilizzo della frazione residua dei rifiuti solidi urbani, al netto della raccolta differenziata, prodotta nei comuni della ragione Sicilia sono state stipulate senza applicare le procedure previste dalla Direttiva del Consiglio 18 giugno 1992, 92/50 CEE ed in particolare senza la pubblicazione di una apposito bando di gara della gazzetta ufficiale delle comunità europee (procedure controverse).
La repubblica italiana è venuta meno agli obblighi ad essa incombenti in forza della predetta Direttiva e in particolare, nei suoi artt. 11, 15 e 17.
Il secondo diniego proviene dal Decreto approvato in parlamento che relativo all’applicazione dell’emendamento per l’utilizzo del Cip6 per la costruzione dell’inceneritore di Acerra ma non per quelli Siciliani mettendo fine alla lobby sugli inceneritori.
Infatti Sfruttando il drammatico problema dei rifiuti campani si voleva introdurre una deroga concretantesi nella possibilità dell’utilizzo dei Contributi Cip6 per gli impianti autorizzati.
In precedenza infatti la Commissione Europea aveva avviato una procedura di infrazione contro l’Italia per gli incentivi dati dal Governo italiano per produrre energia bruciando rifiuti inorganici considerandoli “fonte Rinnovabile” in violazione della direttiva 2001/77.
Per il momento i 4 inceneritori Siciliani non si possono fare; vedremo cosa si dovrà inventare il prossimo governo dopo le elezioni. In Italia gli inceneritori li vogliono fare a tutti i costi perché creano molta ricchezza a vantaggio di pochi ma a danno di tanti altri!
E alquanto immorale arricchirsi a danno della salute dei cittadini; ricordiamo che gli inceneritori producono diossina e nanopolveri.
Studi epidemiologici basati su campioni di popolazione esposta molto vasti, evidenziano una correlazione tra patologie tumorali (sarcoma) e l’esposizione a diossine derivati da inceneritori e attività industriali. Un’analisi accurata evidenzia inequivocabilmente aumenti significativi di patologie tumorali nei residenti della zona da almeno 5 anni!Uno studio effettuato in Giappone ha dimostrato una correlazione tra una serie di disturbi dei bambini e gli inceneritori!
Si sono inoltre rilevati aggregati di aumento di mortalità per linfoma di Hodgkin, tumore polmonare, sarcomi ai tessuti molli, tumori pediatrici e malformazioni neonatali.
venerdì 7 marzo 2008
IL CASO ITALCEMENTI
• Il tipo di emissione Scarico diretto nell’aria;
• Il sito del deposito di pet-coke, zona ove era oggetto di attività estrattiva è mancante di una messa in sicurezza ;
• L'area esterna circostante con l'area di stoccaggio non è impermeabilizzata;
• Il terreno è di tipo calcareo;
• Nella zona attigua alla vasca di raccolta acque vi è uno straripamento dell’acqua
stessa sull’area non impermeabilizzata;
• In maniera compatta ed estesa, su tutta la superficie del terreno, oltre a diversi pezzi di pet-coke, il colore del terreno molto scuro denota dei segni evidente di contaminazione(fonte: ARPA).
Questa estate si è verificato uno stano fenomeno: coloro che villeggiavano nelle zone limitrofe e i bagnanti, accusarono fenomeni quali bruciore alla gola nausea, vomito mal di testa, giramenti di testa,dermatite in tutto il corpo.
Le autorità giustificarono il tutto come causa di un’alga tropicale. Risulta però impensabile che un’alga dai tropici raggiunga le acque del tirreno nelle zone limitrofe alla Italcementi.
Il fenomeno risulta assai curioso infatti si pensa che la ditta abbia riversato nelle acque ingenti quantità di rifiuti tossici pericolosi!
E' assai inquietante il fatto che nella zona di Capaci e Isola delle Femmine si registra un altissimo tasso di neoplasie polmonari e non a caso in quelle zone si concentra un numero molto elevato di Pneumologi.
I cementifici lavorano ad una temperatura superiore a 1300 °C e quindi producono una bassa quantità di diossina rispetto agli inceneritori che lavorano a 1000 °C ma producono polveri quali
PM 10 e PM 2.5.
I cementifici emettono in oltre sostanze inquinanti quali gas serra, ossidi di azoto (NOx), biossido di zolfo (SO2), monossido di carbonio (CO).
Il nostro cementificio immette direttamente i fumi nell’aria (fonte: ARPA).
Ho chiesto al Dr. Montanari quanto inquinano i cementifici rispetto agli inceneritori e se c'è una distanza minima da rispettare per ridurre drasticamante o rischi; questa è stata la sua risposta:
RISPOSTA
Le autorità sanitarie fanno disastri. Vanno mandati a casa tutti i funzionari e vanno sostituito con gente capace ed onesta. I cementifici inquinano più degl'inceneritori. Non ci sono distanze minime che possano essere definite "di sicurezza".