mercoledì 20 febbraio 2008

SICILIA CONDANNATA A MORTE


Vediamo cosa è successo negli ultimi mesi fino ad oggi!! I telegiornali e i giornali non ne parlano; sembra che tutto taccia anche se le notizie ci sono ma non vengono ben divulgate!

Il 17 novembre 2007 avviene il sequestro preventivo del cantiere di Bellolampo in esecuzione di un decreto del Giudice per le Indagini Preliminari in merito a irregolarità nella esecuzione delle opere e che riguardano:

  1. violazione di una serie di prescrizioni imposte dall'ordinanza del Commissario Straordinario per l'Emergenza rifiuti in Sicilia, del 29 novembre 2004.
  2. inottemperanza alle prescrizioni stabilite dalla Commissione ministeriale per la Valutazione di impatto ambientale e recepite nell'ordinanza del Commissario straordinario

Le prescrizioni che non sono state adempiute riguardavano una serie di monitoraggi finalizzati a valutare l'impatto che le opere avrebbero avuto sulla salute pubblica e sull'ambiente, in particolare sulla qualità dell'aria, dell'acqua e a monitorare gli effetti relativi all'inquinamento acustico nell'area di realizzazione degli impianti. In base alla ricostruzione effettuata in sede giudiziaria, i monitoraggi dovevano essere necessariamente compiuti prima di dare inizio a qualsiasi opera di costruzione dell'impianto, cosi' come richiesto dalla normativa a tutela dell'ambiente sia statale che comunitaria.
Il 13 febbraio scorso un provvedimento firmato da tre ministri, Pecoraro Scanio per l’Ambiente e dagli altri due ministri, Livia Turco per la Salute e Pierluigi Bersani per lo Sviluppo economico, bloccava la costruzione di quattro termovalorizzatori siciliani: Bellolampo, Augusta, Paterno e Casteltermini.
Successivamente, a sorpresa, il Tar del Lazio accoglie in via cautelare il ricorso presentato dalle ditte che avevano già vinto le gare d’appalto per gli impianti. Il provvedimento del Tar, sospende una precedente sospensiva ministeriale rendendola non più esecutiva.
L’Atto di blocco dei lavori voluto da tre ministri del governo Prodi, congelava le autorizzazioni ai termovalorizzatori, per una riscontrata irregolarità nella procedura di valutazione delle emissioni in atmosfera degli inceneritori.
La società Actelios (gruppo Falck) che sta realizzando i termovalorizzatori siciliani (su progetto dell’architetto giapponese Poul Tange, figlio del noto Kenzo Tange) ha annunciato di avere ripreso i Lavori.
L’udienza finale sarà il 4 aprile e si deciderà se confermare lo stop dei ministri oppure dare l’avvio ai lavori.
Sicuramente gli inceneritori si faranno; la Regione addirittura ha emanato un DDL in cui all’art.4 si prevede in attesa degli stanziamenti a livello nazionale (Cip 6) l’anticipo dei fondi alle ditte appaltatrici.
Solo la magistratura è in grado di bloccare delle opere cosi inutili e dannose per l’uomo e per l’ambiente!
Se cosi non sarà non ci resterà che scendere sul campo e protestare!