giovedì 10 aprile 2008

ITALIA CONDANNATA


La Corte di Giustizia della Comunità Europea ha condannato oggi l’Italia per aver violato la direttiva comunitaria sulle discariche e la gestione dei rifiuti. La norma contestata è la direttiva 1999/31 che prevede appunto disposizioni in merito alla gestione di discariche vecchie e nuove.

In sostanza la direttiva prevedeva nuove norme più rigorose da applicarsi alla vecchi discariche.

La sentenza della corte ha contestato la norma del 2003 :”Il decreto legislativo n. 36/2003 prevede che le regioni devono elaborare e approvare un programma per la riduzione dei rifiuti biodegradabili presenti nelle discariche e fissa anche le scadenze da rispettare ai fini di una riduzione graduale di tali rifiuti nelle discariche. Fissa inoltre le regole relative al trattamento delle discariche preesistenti, stabilendo le regole per l'adeguamento delle stesse”. La Commissione ha sostenuto che, a causa della ritardata trasposizione della direttiva 1999/31 (il 27 marzo 2003, anziché entro il 16 luglio 2001), il trattamento applicato alle discariche autorizzate tra il 16 luglio 2001 e il 27 marzo 2003 è stato quello riservato alle discariche preesistenti e non quello, più rigoroso, previsto per le discariche nuove”.

Questa ennesima procedura di infrazione dimostra quanto complessa sia il problema dei rifiuti;un problema che risente della malagestione politica del clientelismo e dell’ingerenza della criminalità organizzata.

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