mercoledì 14 maggio 2008

GOVERNO E INCENERITORI


Il nuovo governo a mio parere pecca di presunzione! Non credo che gli italiani stiano capendo molto di quello che sta succedendo nel nostro paese! Si parla ancora di termovalorizzatori, rigassificatori, nucleare! Tutti impianti che metteranno a serio rischio la salute dei cittadini!

Il Neo-ministro all’Ambiente Stefania Prestigiacomo, si è espressa su una questione controversa che ha destato polemiche in molte regioni italiane. Nell’intervento il ministro ha concluso affermando che “oggi siamo in grado di evitare che in Sicilia la situazione degeneri, con impianti che garantiscano, accanto allo smaltimento dei rifiuti, la salute dei cittadini e la tutela dell´ ambiente".

Non si può rimanere inerti di fronte a simili illazioni! Certo la Sicilia ha bisogno di interventi! In ogni caso pur ammettendo che i termodistruttori fossero la soluzione unica (questo non è vero) i tempi di costruzione sono lunghi (almeno tre anni)! Perché allora non iniziano, e neanche se ne parla, a programmare una doverosa politica di raccolta porta a porta invece di lasciare per le strade le minidiscariche a cielo aperto?

Come si fa poi a dire che i termodistuttori sono impianti che garantiscono la salute dei cittadini?

La nostra tronista lo sa che non esistono filtri in grado di bloccare le PM2,5 e le PM0,1?

Come ben dice il Dr Montanari sarebbe come voler fermare uno sciame d’api con un cancello a sbarre di ferro! Lo sa che la Comunità Europea ha gia messo in atto una procedura di infrazione per il caso termovalorizzatori Sicilia e che il contributo cip6 può essere erogato solo per le fonti rinnovabili?

Chi si interroga poi di cosa verrebbe bruciato e dei rischi ormai statisticamente certi (moltissimi studi epidemiologici ne danno la prova) per la popolazioni limitrofe e per i rischi derivanti da infiltrazioni della criminalità organizzata?

Si ricorda che nell’inceneritore di Terni i forni bruciavano senza autorizzazione, anche ciò che non avrebbero potuto determinando emissioni nell'aria "acido cloridrico" e "diossine", liberate da una "combustione" tenuta al disotto dei limiti (850 gradi) e dissimulata da false attestazioni dei cicli di lavorazione. Ancora: avrebbero bruciato anche rifiuti radioattivi.

Gli operai invitati a farsi visitare e sotto inchiesta il sindaco.