sabato 12 gennaio 2008

NO ALL' INCENERITORE A PALERMO

Stanno costrunedo un Inceneritore sovradimensionato a Palermo!


Il termovalorizzatore è un impianto che brucia i rifiuti che nn riesce ad eliminare la diossina, tossica e cancerogena, presente nei fumi di scarico.

Studi sul particolato e sulle nanopolveri ne mettono seriamente in dubbio la compatibilità ambientale. E proprio per i dubbi sulla loro tossicità, i termovalorizzatori sono poco diffusi e molto osteggiati dalla popolazione, a nulla valgono le rassicurazioni sulle ultime aggiornate tecnologie, non spostano di una virgola i problemi insiti nel DNA dell’impianto, problemi senza soluzioni tecniche possibili.

E' storia di questi giorni il fatto che il Presidente Prodi avrebbe dato il via libera alla realizzazione in Sicilia di ben 4 mostri che produrranno veleni ed inquinamento.La Sicilia pattumiera del sud Italia. Un business a cui gli amici della (anti)politica non intendono rinunciare anche a costo di distruggere quel poco che resta dell'ambiente in Sicilia ed aumentare i rischi per la salute dei cittadini.

Quattro termovalorizzatori servono "non" per smaltire i rifiuti della Sicilia ma per "trattare" i rifiuti di mezza Italia, e siccome nelle altre regioni non si possono realizzare per l'opposizione dei rispettivi presidenti, in Sicilia, Cuffaro è invece favorevole. D'altra parte non c'è una vera ed efficace opposizione neanche fra i quei deputati che si richiamano impropriamente all'Autonomia, c'è invece, un governo regionale caparbiamente intenzionato a portare avanti questi progetti che tornano utili sono agli affaristi ed industriali che non spenderanno un soldo di proprio per costruire gli ecomostri.

Cosa resterà i siciliani se verranno realmente realizzati? Certamente l'aumento dei costi di smaltimento dei rifiuti, quindi l'aumento dei tumori per inquinamento di polveri sottili (PM10) e similari, distruzione ed inquinamento di vaste aree di territorio…senza dimenticare i rifiuti pericolosi , prodotti dai termovalorizzatori, che dovranno essere smaltiti.

Ma vogliamo riepilogare cosa significa termovalorizzatori:

  • I cittadini pagheranno per la produzione di energia elettrica prodotta dai rifiuti che finisce sulla rete nazionale e che l'azienda, grazie ai certificati verdi e al CIP 6, rivende al gestore (Enel) 14 centesimi di euro (279 lire) per KWh in luogo dei 4 (87 lire) centesimi pagati dall'Enel per l'energia prodotta con gas, etc. Dieci centesimi quindi sono a carico dello Stato!

  • Un impianto di 100 MW produce circa 600 GWh (600 milioni di Kw) con un ricavo netto di oltre 150 milioni l'anno per primi 8 anni di funzionamento con contributi statali.

  • Ricavi al netto dei contribuiti che la Regione andrà a pagare all'azienda per ogni tonnellata di rifiuti inviati all'inceneritore. Il costo medio rilevato per gli impianti in funzione è di circa 80 euro per tonnellata e poichè con ogni tonnellata si ricavano 640 kwh di energia (che equivalgono a 64 euro di contributo statale), smaltire una tonnellata di rifiuti con il termovalorizzatore costerà al contribuente 144 euro.


Un business ai danni dei contribuenti perchè i termovalorizzatori che bruciano rifiuti sono impianti costosi così come è costosa la loro gestione. La loro costruzione ed il loro mantenimento è a totale carico della comunità mentre i grandi gruppi industriali incamereranno utili senza spendere un solo euro.

Sono dannosissimi alla salute perchè altamente inquinanti, infatti emettono dosi massicce di diossina. La diossina (basti ricordare SEVESO) non si smaltisce.

I gas di conbustione dei rifiuti contengono anche altre sostanze chimiche molto pericolose, come furani (PCDFs), cloroformio, policlorobifenili (PCBs), esaclorobenzene (prodotto di degradazione dei PCBs), tetracloroetilene, formaldeide e fosgene e metalli come l’arsenico, il berillio, cadmio, cromo (tutte sostanze cancerogene), più altri metalli pesanti non cancerogeni.
Anche se gli impianti ci dicono sono forniti di filtri, questi non sono in grado di eliminarli tutti.

C'è poi il problema dello smaltimento dei residui di combustione (ceneri altmente contaminate) che l'inceneritore non elimina (circa 300 kg per tonnellata) e quindi la necessità di reperire discarica speciali per le ceneri residue......quindi ancora discariche, queste però sono pericolose per l'ambiente e per la salute.

Ed ancora. C'è il problema dell polveri sottili, particolato PM10, PM2.5 e PM0.1, che si formano in grandi quantità durante la combustione di impianti del genere. Un recente studio degli scienziati Gatti e Montanari, commissionato dall’Unione Europea, ha evidenziato l’estrema pericolosità del particolato PM0.1, nanoparticelle con diametro inferiore al decimillesimo di millimetro, che la normativa europea finora non aveva considerato rilevanti ai fini della valutazione dell'impatto ambientale degli impianti di emissione (turbogas e inceneritori innanzitutto). Con l’ausilio di un microscopio a scansione ambientale i due scienziati hanno invece dimostrato che non non esiste filtro in grado di abbattere il PM0.1.


Il particolato transita anche negli alimenti e non è smaltibile dal corpo umano, entrando nella cellula fino ad intaccare il filamento del Dna.
Un disastro ecologico e finanziario.


La risposta più semplice è che termovalorizzatori sono solo un business per pochi a danno della società civile.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

ho letto, ho ascoltato l'efficace lezione del prof. e ammetto d'essere sconvolto, la cosa più incredibile è il fatto che siamo incapaci di mettere a frutto ciò che la scienza e la fisica hanno potuto dimostrare... eppure chi ci governa, realmente o indirettamente, è sempre capace di optare per scelte che tutto lasciano intravedere tranne il buon senso...
non credo ci siano posti che meritino e posti che non meritino il termovalorizzatore, una cosa è certa... noi siciliani o se vogliamo italiani siamo da sempre stati incapaci di produrre fisicamente qualcosa che fosse un dono o una giusta trasformazione del nostro territorio, e quindi dobbiamo ringraziare chi ci ha sempre dominato se oggi il nostro patrimonio culturale, architettonico e artistico nello specifico rappresenta un punto di forza delle nostre risorse antropiche...
a noi il compito di difenderle in ogni modo, la sicilia dovrebbe essere il giardino d'europa ed invece chi ci governa, forse perchè non riconosciente dei pochi voti che l'elettorato siciliano è riuscito a garantire, ci risponde ringraziandoci in questo modo, è solo un sospetto, poi neanche tanto infondato... (ma non voglio cadere nella facile polemica politica nella quale al dire il vero mi sono cacciato da solo)
ma essendo fiducioso nelle nostre istituzioni e nella coscienza politica e soprattutto morale di chi ci governa, sono certo che le mie blande supposizioni risulteranno infondate e che l'oggetto di cui s'è terribilmente discusso possa dissolversi in un niente di fatto e in una risposta che aiuti piuttosto il territorio siciliano in genere ad inserirsi adeguatamente in un sistema che esalti le naturali e antropiche qualità che la nostra terra ci ha regalato, senza mandare in frantumi ciò che possediamo, per noi e per le generazioni future... forse sarà il caso di aprire una petizione per sensibilizzare chi in modo così assurdo decide la nostra sorte. (nino)

Anonimo ha detto...

Caro Andrea,
i miei complimenti x la tua iniziativa.
E' importante porre l'attenzione su un tema così delicato.
Fa' girare più che puoi questo articolo ed io ti aiutero' a farlo.
Adelaide

Andrea MAnca ha detto...

Ringrazio Adelaide;mia cugina: una persona straordinaria e sensibile ai problemi ambientali e che mi aiuterà a diffondere la verità e questa iniziativa contro l'inceneritore